Una cosa è il rischio: temi che delle cose potranno accadere e ti prepari per affrontarle. Altra cosa è l’adattamento: sai che certe cose accadranno, di sicuro, e ti prepari per adattarti. Con la crisi climatica è così, certi fatti sono ormai inevitabili, tocca cambiare in modo da non subirle.

L’adattamento è un insieme di azioni, politiche, strategie, che partono dalla constatazione che alcune cose sono già cambiate e cambieranno ancora, senza possibilità. Ad esempio, i ghiacciai delle Alpi sono destinati a ridursi moltissimo. E questo significa che nel nostro paese ci sarà penuria di acqua, che bisognerà fare i conti con la siccità. E quindi dobbiamo adattarci. Senza aspettare che la situazione sia drammatica, che sotto stress non si imparano bene le cose. Dobbiamo imparare a eliminare gli sprechi d’acqua. Dobbiamo trovare il modo di smetterla con l’idiozia di usare l’acqua potabile per lo sciacquone del water.

E questo è solo un esempio. Un altro è quello delle città. Che saranno sempre più calde e allora dovremo adattarci, il che significa che dovremo pianificare lo sviluppo di alberi, tanti alberi, in città, che abbattono il calore. Dovremo dipingere l’asfalto di bianco – a Los Angeles lo hanno già fatto – per spedire il calore indietro.

Il 24 febbraio del 2021 l’Unione europea ha adottato una strategia sull’adattamento al cambiamento climatico. Questa strategia è parte dell’European Green Deal e si apre elencando tutta una serie di guai – principalmente alluvioni – che il cambiamento climatico ha già prodotto nel continente europeo.

Musiche: nella sigla Lava Spout di Blue Wave Theory, nell’episodio Shapeshifter, di Mr. Smith. Voci di Lorenza Magnetto e Daniele Scaglione.

La musica nella sigla è Lava Spout di Blue Wave Theory, quella nell’episodio è Shapeshifter di mr. Smith. Voci di Lorenza Magnetto e Daniele Scaglione.

La serie completa Non so come dirtelo. Le parole difficili, si può ascoltare su Spotify.